XXIII
Come il detto Arrigo imperadore assediò la città di Firenze.
Negli anni di Cristo MLXXX, tornando il sopradetto Arrigo imperadore da
Siena per andarsene in Lombardia, trovando che' Fiorentini teneano la parte
della Chiesa e del detto papa Gregorio, e non voleano obbedire né aprire le
porte al detto imperadore per le sue ree opere, sì si puose ad oste alla città
di Firenze dalla parte ove oggi si chiama Cafaggio, e dov'è oggi la chiesa de'
Servi Sante Marie infino a l'Arno, e fece gran guasto a la detta città; e
statovi più tempo, e date molte battaglie alla terra, e tutto adoperato invano,
imperciò che·lla città era fortissima, e' cittadini bene in concordia e in
comune, assalito il suo campo da·lloro, se ne levò a modo di sconfitta, e
lasciò tutto il suo campo e arnesi; e ciò fu nel detto anno a dì XXI di luglio.
E per lo detto imperadore Arrigo si cominciò a dividere tutta Italia in parte
di Chiesa e d'imperio; e partito il detto Arrigo di Toscana, si tornò in
Lombardia, e di là ebbe grande guerra colla contessa Mattelda, la quale era
divota figliuola di santa Chiesa, e ebbe battaglie co·llui e sconfisselo in
campo, e poi lui mal capitato in Lombardia, se n'andò in Alamagna, e poi morì
in pregione scomunicato, ove il mise il figliuolo suo medesimo chiamato Arrigo
quarto.
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