XXVIII
Come a la fine il detto Arrigo quarto imperadore tornò all'obedienza
di santa Chiesa.
Il sopradetto imperadore Arrigo fatta molta guerra a la Chiesa, e stato
ancora vinto in battaglia in Lombardia da l'antidetta contessa Mattelda come fu
il padre, si tornò a coscienza, e al detto papa Calisto rassegnò tutte le
'nvestiture de' vescovi e arcivescovi e abati per anella e pasturali, e
rifiutonne ogni ragione e usanza ch'egli o suoi antichi n'avessero presa dalla
Chiesa, e ristituìo il Patrimonio di San Piero e ogni possessione ch'egli o sua
gente aveano prese o vendute della Chiesa o delle chiese, per cagione della
guerra avuta colla detta Chiesa, e con papa Pasquale, e co gli altri; onde il
detto papa Calisto fece pace co·llui e ricomunicollo; ma poco vivettono
appresso lo 'mperadore e 'l detto papa, e dicesi per le genti che per cagione
che 'l detto Arrigo s'era male portato del padre, che per giusto giudicio morìo
sanza niuna reda né figliuolo, né maschio né femmina, gli anni di Cristo MCXXV;
e succedette a·llui Lottieri di Sassogna; e in lui finiro gl'imperadori della
casa di Baviera, che IIII Arrighi aveano tenuto lo 'mperio l'uno appresso
l'altro, e suti li tre molto contrarii a santa Chiesa. Lasceremo ora alquanto
degl'imperadori e papa, e torneremo a nostra materia de' fatti di Firenze,
ch'assai cominciaro a·ffare i Fiorentini delle novità e guerre a' loro vicini
per accrescere loro stato.
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