XXXIV
Come Ruggieri duca di Puglia ebbe guerra co la Chiesa e poi si
riconciliò col papa, e come poi furono in Roma due papi a uno tempo.
In questi tempi, gli anni di Cristo MCXXV, regnando papa Onorio secondo, nato
di Bologna, i baroni di Puglia quasi si rubellarono da Ruggieri duca di Puglia
e figliuolo di Ruberto Guiscardo, e con lusinghe il detto papa condussono
infino a Aquino per fare torre il regno a Ruggieri; ma Ruggieri co le sue forze
sconfisse l'oste del papa con grande dannaggio di sua gente; e ciò fatto, il
detto Ruggieri non ne montò in superbia, ma con grande umilità venne al papa e
gittoglisi a' piedi chiedendogli misericordia, e il papa gli puose il calcio in
sul collo e disse il verso del Saltero che dice: “Super aspidem et basaliscum
ambulabis, et conculcabis leonem et draconem”. E ciò detto, gli perdonò, e
fecelo levare, e basciollo in segno di pace. Il quale Ruggieri mostrò al detto
papa come i suoi baroni falsamente gli aponeano, e com'egli era fedele di santa
Chiesa com'era stato il padre; onde il papa lui confermò il regno, e coronollo
del reame di Cicilia, e grande vendetta fece de' suoi ribelli. Poi morto il
detto papa Onorio, fu eletto papa Innocenzio secondo gli anni di Cristo MCXXX.
Questi fue Romano, e regnò papa XIII anni; ma alla sua lezione nacque in Roma
grande scisma nella Chiesa, imperciò che uno messere Piero ch'era cardinale
figliuolo di Pietro Leone possente Romano, per forza si fece fare papa e
chiamossi Innacreto, e con sua forza combatté papa Innocenzio e suoi cardinali
nelle case degl'Infragnipani di Roma. Quello messere Pietro Leone ispogliò
tutte le chiese di Roma d'ogni tesoro sacro per farne moneta, il quale tesoro
fue infinito, e con quello corruppe molti Romani contra Innocenzio papa, il
quale non possendo stare in Roma per la forza di quello figliuolo di Pietro
Leoni, iscomunicatolo, cassò ogni suo ordine; se n'andòe in Francia in su due
galee co' suoi cardinali, e da Luis il Grosso re di Francia furono ricevuti
onorevolemente. E consecrò re il detto Luis, e egli promise d'atare la Chiesa
con tutta sua forza. Ma essendo papa Innocenzio in Francia, fu eletto
imperadore Lottieri di Sassogna, il quale con grande potenzia di gente di suo
paese passò in Italia e menonne seco il detto papa Innocenzio e' cardinali, e
con molti vescovi e arcivescovi ch'erano stati al concilio, prima a Chieramonte
in Alvernia e poi al Loreno, e rimise in Roma in sedia e signoria il detto
papa, e per forza cacciò di Roma Pietro Leoni e tutti i suoi seguaci, e poi
prese la corona dello 'mperio per mano del detto papa Innocenzio negli anni di
Cristo MCXXX. Questo Lottieri regnò re de' Romani e imperadore XI anni, e fue
cristianissimo e fedele di santa Chiesa, e per cagione che Ruggieri figliuolo
del primo Ruggieri ch'era stato figliuolo di Ruberto Guiscardo, essendo re di
Cicilia e di Puglia, avendo tenuta la setta di figliuolo Petro Leoni contra il
detto papa Innocenzio, questo Lottieri imperadore con papa Innocenzio insieme,
e coll'armata de' Pisani e de' Genovesi, passaro nel regno di Puglia per mare e
per terra sopra il detto Ruggieri che s'era rubellato dal papa e dalla Chiesa,
e lui colla detta forza cacciarono di Puglia; e fuggissi in Cicilia; e toltogli
il regno, feciono duca di Puglia il conte Cammone, ma poco regnò, che poi tornò
la signoria al figliuolo di Ruggieri, ciò fu il buono re Guiglielmo, come
innanzi faremo menzione. E per cagione dell'aiuto che' Genovesi e' Pisani
feciono a la Chiesa sopra il duca di Puglia, in generale concilio in Roma fu
fatto grazia d'arcivescovado a la città di Genova, dandosi più vescovadi in sua
signoria della riviera di Genova e di Lombardia. E simile fece a' Pisani,
dandogli sotto lui certi vescovadi di Sardigna, e quello di Massa in Maremma, e
quello di Grosseto. E ciò fatto, il detto Lottieri imperadore bene
aventurosamente si tornò in Alamagna, e poco appresso morì, e fu eletto re de'
Romani Currado secondo di Sassogna negli anni di Cristo MCXXXVIII, e regnò XV
anni, ma non fu coronato a Roma dello imperio.
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