II
Come papa Allessandro tornò di Francia a Vinegia, e lo 'mperadore
venne a le sue comandamenta.
Poi appresso stato il detto papa Allessandro lungamente in Francia, colla
forza del re di Francia e di quello d'Inghilterra tornò colla corte sua in
Italia per mare, e capitando in Cicilla, dal re Guiglielmo che allora n'era re,
divotamente fu ricevuto e favorato, riconoscendosi fedele di santa Chiesa, e
che·ll'isola tenea da·llui; per la qual cosa il detto papa il ne confermò re di
Cicilia, e rendégli Puglia, onde il detto re Guiglielmo col suo navilio per
mare l'acompagnò infino a la città di Vinegia, nella quale volle andare il
detto papa per più sicurtà di lui, acciò che Federigo imperadore nol potesse
offendere; e per favorare i fedeli di santa Chiesa di Lombardia fece sua stanza
nella detta città di Vinegia, e da' Viniziani reverentemente fu ricevuto e
onorato; per lo cui favore i Milanesi rifeciono la città di Milano gli anni di
Cristo MCLXVIII. Poi poco tempo apresso i Milanesi coll'aiuto de' Piagentini e
di Chermonesi e d'altre città di Lombardia che obbedieno santa Chiesa feciono
una terra in Lombardia, quasi per una bastita e battifolle, incontro alla città
di Pavia, che sempre fu contra Milano, e si tenea collo imperio; e quella città
fatta, per onore del detto papa Allessandro, e perché fosse più famosa, la
chiamarono Allessandra; e poi fu sopranomata de la Paglia, a dispregio, per
quegli di Pavia; e a priego de' Lombardi le diede il papa vescovo, e dispuose
quello di Pavia e tolsegli la dignità del palio e della croce, imperciò che
sempre avea tenuto con Federigo imperadore contro a la Chiesa.
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