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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro sesto
      • XXXVII   Come morì il conte Guido vecchio, e di sua progenia.
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XXXVII

 

Come morì il conte Guido vecchio, e di sua progenia.

 

Negli anni di Cristo MCCXIII morì il conte Guido vecchio, del quale rimasono cinque figliuoli, ma l'uno morìo e lasciò reda della sua parte quegli ch'ebbono Poppi, però che di lui non rimasono figliuoli; poi de' quattro figliuoli sono discesi tutti i conti Guidi. Questo conte Guido, la sua progenia si dice che anticamente furono d'Alamagna grandi baroni, i quali passarono con Otto primo imperadore, il quale diede loro il contado di Modigliana in Romagna, e di rimasono; e poi i loro discendenti per loro podere furono signori quasi di tutta Romagna, e faceano loro capo in Ravenna, ma per soperchi ch'egli usarono a' cittadini di loro donne, e d'altre tirannie, a romore di popolo furono cacciati in uno giorno, corsi, e morti in Ravenna, che nullo ne campò piccolo o grande, se none uno picciolino fanciullo ch'avea nome Guido, il quale era a Modigliana a balìa, il quale fu sopranomato Guido Besangue per lo molesto de' suoi, come nelle storie d'Otto imperadore adietro facemmo menzione. Questo Guido fu padre del detto conte Guido vecchio, onde poi tutti i conti Guidi sono discesi. Questo conte Guido vecchio prese per moglie la figliuola di messere Bellincione Berti de' Ravignani, ch'era il maggiore e 'l più onorato cavaliere di Firenze, e le sue case succedettono poi per retaggio a' conti, le quali furono a porta San Piero in su la porta vecchia. Quella donna ebbe nome Gualdrada, e per bellezza e bello parlare di lei la tolse, veggendola in Santa Reparata coll'altre donne e donzelle di Firenze. Quando lo 'mperadore Otto quarto venne in Firenze, e veggendo le belle donne della città che in Santa Reparata per lui erano raunate, questa pulcella più piacque allo 'mperadore; e 'l padre di lei dicendo allo 'mperadore ch'egli avea podere di fargliele basciare, la donzella rispuose che già uomo vivente la bascerebbe se non fosse suo marito, per la quale parola lo 'mperadore molto la commendò; e il detto conte Guido preso d'amore di lei per la sua avenentezza, e per consiglio del detto Otto imperadore, la si fece a moglie, non guardando perch'ella fosse di più basso lignaggio di lui, né guardando a dote; onde tutti i conti Guidi sono nati del detto conte e della detta donna in questo modo; che, come dice di sopra, ne rimasono IIII figliuoli che·nne discesono rede. In primo ebbe nome Guiglielmo, di cui nacque il conte Guido Novello e 'l conte Simone. Questi furono Ghibellini, ma per oltraggi che Guido Novello fece al conte Simone suo fratello per la parte del suo patrimonio, si fece Guelfo e s'allegò co' Guelfi di Firenze, e di questo Simone nacque il conte Guido da Battifolle. L'altro figliuolo ebbe nome Ruggieri, onde nacquero il conte Guido Guerra e 'l conte Salvatico; e questi tennero parte guelfa. L'altro ebbe nome Guido da Romena, onde sono discesi quegli da Romena, gli quali sono stati Guelfi e Ghibellini. L'altro fu il conte Tegrimo, onde sono quegli da Porciano, e sempre furono Ghibellini. Il sopradetto Otto imperadore privileggiò il detto conte Guido della signoria di Casentino. Avemo sì lungo parlato del detto conte Guido, bene che in altra parte avessimo trattato del cominciamento di suo lignaggio, però che fue valente uomo, e di lui sono tutti i conti Guidi discesi, e perché' suoi discendenti molto si mischiarono poi de' fatti di Firenze, come per gli tempi faremo menzione.

 




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