XV
Come fu fatto accordo da papa Gregorio e lo 'mperadore Federigo.
Avenne in que' tempi, dapoi che 'l soldano e' Saracini d'Egitto ripresono
la città di Dammiata, e quella di Ierusalem, e gran parte della Terrasanta, il
re Giovanni ch'era allora re di Ierusalem, il quale fu del legnaggio del conte
di Brenna, e per sua bontà essendo oltremare ebbe per moglie la figliuola che
fu del re Almerigo re di Ierusalem, della schiatta di Gottifredi di Buglione,
ch'era reda, e per lei era re di Ierusalem, veggendo la Terrasanta in male
stato per la soperchia forza de' Saracini, passò in ponente per avere aiuto dal
papa e da la Chiesa, e dallo imperadore Federigo, e dal re di Francia, e dagli
altri re di Cristianità, e trovò papa Gregorio detto di sopra co la Chiesa a
Roma molto tribolato da Federigo imperadore; e mostrando al detto papa il
grande bisogno che·lla Terrasanta avea d'aiuto e di soccorso, e come Federigo
imperadore era quegli che più vi potea operare di bene per la sua gran forza e
podere ch'egli avea in mare e in terra, sì cercò pace tra la Chiesa e 'l detto
imperadore, acciò ch'egli andasse oltremare al passaggio, e il papa gli
perdonasse l'offese fatte alla Chiesa e ricomunicasselo. Il quale accordo fu
fatto per lo detto re Giovanni, ch'era savio e valoroso signore. E oltre a·cciò
fatta la detta pace, il detto papa Gregorio diè per moglie allo 'mperadore
Federigo, ch'era morta la sua prima donna, la figliuola del detto re Giovanni
ch'era reda del reame di Ierusalem per la madre, e promise e giurò il detto
imperador di difendere il detto papa e la Chiesa da' malvagi mani, che tutto dì
erano ribelli contra la Chiesa per loro avarizia, e poi d'andare oltremare con
tutta sua forza al passaggio ordinato per lo detto papa. E fatta la detta pace,
la figliuola del re Giovanni venne di Soria a Roma, e lo 'mperadore la sposò
con gran festa per mano del detto papa Gregorio, e di lei ebbe tosto uno
figliuolo ch'ebbe nome Giordano, ma poco tempo vivette. Ma per l'opera del
nimico dell'umana generazione, trovando Federigo corrotto in vizio di lussuria,
si giacque con una cugina della detta imperadrice e reina, ch'era pulcella e di
sua camera privata; e la 'mperadrice lasciando, e trattandola male, sì si dolfe
al re Giovanni suo padre dell'onta e vergogna che Federigo le facea, e avea
fatto della nipote. Per la qual cosa il re Giovanni crucciato, di ciò dolendosi
allo 'mperadore, e ancora minacciandolo, lo 'mperadore batté la moglie, e
misela in pregione, e mai poi non istette co·llei; e secondo che·ssi disse,
tosto la fece morire. E lo re Giovanni, il quale era in Puglia, tutto
governatore per la Chiesa e per lo 'mperadore a·ffare fornire e apparecchiare
lo stuolo del passaggio che dovea andare oltremare, si·ll'acommiatò del Regno,
onde molto isconciò il passaggio per la detta discordia. Poi il re Giovanni
tornò a Roma al papa, dogliendosi molto di Federigo, e andossene in Lombardia,
e da' Lombardi molto fue onorato, e ubbidieno lui più che·llo 'mperadore; onde
grande parte e sette si cominciaro in Lombardia e in Toscana, che molte terre
si teneano dalla parte della Chiesa e del re Giovanni e altre collo imperadore.
Poi lo re Giovanni andòe in Francia e inn Inghilterra, e grande aiuto ebbe da
tutti que' signori per lo passaggio, e per mantenere le terre d'oltremare
che·ssi teneano per gli Cristiani.
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