XXIII
Come si cominciò la guerra tra papa Innocenzio quarto e lo 'mperadore
Federigo.
Avenne poi, come piacque a·dDio, che fu eletto papa messer Ottobuono dal
Fiesco, de' conti da Lavagna di Genova, il quale era cardinale, e fu fatto papa
per lo più amico e confidente che·llo 'mperadore Federigo avesse in santa
Chiesa, acciò che accordo avesse dalla Chiesa a·llui, e fu chiamato papa
Innocenzio quarto. E ciò fu gli anni di Cristo MCCXLI, e regnò papa anni XI, e
riempié la Chiesa di molti cardinali di diversi paesi di Cristianità. E come fu
eletto papa, fu recata la novella allo 'mperadore Federigo per grande festa,
sappiendo ch'egli era suo grande amico e protettore. Ma ciò udito lo
'mperadore, si turbò forte, onde i suoi baroni si maravigliarono molto. E que'
disse: “Non vi maravigliate, però che di questa elezione avemo molto
disavanzato; ch'egli ci era amico cardinale, e ora ci fia nimico papa”; e così
avenne, ché come il detto papa fu consecrato, sì fece richiedere allo
'mperadore le terre e le giuridizioni che tenea della Chiesa, della quale
richesta lo 'mperadore il tenne più tempo in trattato d'accordo, ma tutto era
vano e per inganno. A la fine veggendosi il detto papa menare per ingannevoli
parole, a danno e vergogna di lui e di santa Chiesa, divenne più nimico di
Federigo imperadore che nonn-erano stati i suoi anticessori; e veggendo che la
forza dello imperadore era sì grande che quasi tutta Italia tirannescamente
signoreggiava, e' cammini tutti presi, e per sue guardie guardati, che nullo
potea venire a corte di Roma sanza sua volontà e licenza, e 'l detto papa
veggendosi per lo detto modo così assediato, sì ordinò segretamente per gli
suoi parenti di Genova, e fece armare XX galee, e subitamente le fece venire a
Roma, e ivi su montò con tutti i cardinali e con tutta la corte, e di presente
si fece portare alla sua città di Genova sanza contasto niuno; e soggiornato
alquanto in Genova, se n'andò a Leone sovra Rodano per la via di Proenza; e ciò
fu gli anni di Cristo MCCXLI.
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