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D'uno grande miracolo che si trovò in Ispagna.
Nel detto tempo e anno avenne uno miracolo in Ispagna, il quale è bene da
notare, e per ogni Cristiano d'avere in reverenzia, e bene che sia in altre
croniche, da recarlo in memoria in questo: ché regnando Ferrante re di Castello
e di Spagna, nella contrada di Tolletta, uno Giudeo cavando una ripa per
crescere una sua vigna, sotterra trovò uno grande sasso, il quale di fuori era
tutto saldo e sanza neuna fessura, e rompendo il detto sasso, il trovò dentro
vacuo, e dentro al vacuo, quasi imarginato col sasso, vi trovò uno libro con
fogli sottili, quasi di legno, ed era di volume quasi com'uno saltero: iscritto
era di tre lingue, greca, ebraica, e latina, e contenea in sé tre membri del
mondo, da Adam infino ad Anticristo, le propietà degli uomini che doveano
essere al mondo ne' detti isvariati tempi. Il principio del terzo mondo, overo
secolo, puose così: “Nel terzo mondo nascerà il figliuolo di Dio d'una vergine
ch'avrà nome Maria, il quale patirà morte per salute dell'umana generazione”;
le quali cose leggendo il detto Giudeo, incontanente con tutta sua famiglia
divenne Cristiano, e si feciono battezzare. E ancora era scritto a la fine del
detto libro che nel tempo che Ferrante re regnerà in Castella si troverebbe il
detto libro: lo quale miracolo veduto per molta gente degni di fede, fu
rapportato al detto re, e fattane memoria, e grande reverenza. E 'l detto libro
fu traslatato e isposto, e molte grandi profezie e vere vi si trovaro. E di
certo si disse, e si dee credere, che ciò fosse opera fatta per la volontà di
Dio. E simile miracolo si trovò in Gostantino sesto, i quali miracoli sono
molto efficaci e affermativi a la nostra fede.
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