XL
Delle insegne per guerra ch'usava il Comune di Firenze.
Poi ch'avemo detto de' gonfaloni e insegne del popolo, è convenevole che
facciamo menzione di quelle de' cavalieri e della guerra, e come i sesti
andavano per ordine nell'osti. La 'nsegna della cavalleria del sesto d'Oltrarno
era tutta bianca; quella di San Piero Scheraggio a traverso nera e gialla, e
ancora oggi l'usano i cavalieri in loro sopransegne ad armeggiare; quello di
Borgo addogato per lungo bianco e azzurro; quello di San Brancazio tutto
vermiglio; quello di porte del Duomo era...; quello di porte San Piero era
tutto giallo. Le 'nsegne dell'oste erano le prime del Comune dimezzate bianche
e vermiglie: queste aveva la podestà. Quelle della posta dell'oste e guardia
del carroccio erano due, l'uno campo bianco e croce piccola rossa, l'altro per
contrario campo rosso e croce bianca. Quello del mercato era...; quelle de'
balestrieri erano due, l'una il campo bianco, e l'altra vermiglio, in ciascuno
il balestro; e per simile modo quelle de' pavesari, l'uno gonfalone bianco col
pavese vermiglio e il giglio bianco, e l'altro rosso col pavese bianco e 'l
giglio rosso; e quegli degli arcadori l'uno bianco e l'altro rosso, iv'entro
gli archi; quello della salmeria era bianco col mulo nero; e quello de' ribaldi
bianco co' ribaldi dipinti in gualdana e giucando. Queste insegne de' cavalieri
e dell'oste si davano sempre il dì di Pentecosta ne la piazza di Mercato Nuovo,
e per antico così ordinate, e davansi a' nobili e popolani possenti per la
podestà. I sesti quando andavano tre insieme, era ordinato Oltrarno Borgo, e
San Brancazio, e gli altri tre insieme: e quando andavano a due sesti insieme,
andava Oltrarno e San Brancazio, San Piero Scheraggio e Borgo, porte del Duomo
e porte San Piero; e questo ordine fu molto antico. Lasceremo degli ordini di
Firenze, e diremo della morte di Federigo imperadore, che molto fu utole e
bisognevole a santa Chiesa, e al nostro Comune.
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