XLVI
De la guerra che fu tra papa Allessandro e lo re Manfredi.
Dopo la morte di papa Innocenzo e della sua vacazione fu eletto papa
Allessandro quarto, nato della città d'Alagna di Campagna, gli anni di Cristo
MCCLV, e sedette nel papato anni VII, mesi, e dì. Il qual papa Allessandro
avendo inteso come Manfredi s'era coronato re di Cicilia contra la volontà di
santa Chiesa, per lo detto papa fu richesto Manfredi che lasciasse la signoria
del Regno e di Cicilia, il quale non volle intendere né ubidire; per la qual
cosa il detto papa prima lo scomunicò e privò. E poi mandò contro a·llui Otto
cardinale legato con grande oste della Chiesa, e prese molte terre della marina
di Puglia, ciò fu la città di Sipanto, e il Monte Santagnolo, e Barletta, e
Bari, infino a Otranto in Calavra; ma poi la detta oste per la morte del detto
legato tornò in vano, e Manfredi riprese e racquistò tutto; e ciò fu gli anni
di Cristo MCCLVI. Il detto re Manfredi fue nato per madre d'una bella donna de'
marchesi Lancia di Lombardia, con cui lo 'mperadore ebbe affare; e fu bello del
corpo, e come il padre, e più, dissoluto in ogni lussuria; sonatore e cantatore
era, volentieri si vedea intorno giocolari e uomini di corte, e belle
concubine, e sempre si vestìo di drappi verdi; molto fue largo e cortese e di buon'aire,
sì ch'egli era molto amato e grazioso; ma tutta sua vita fue epicuria, non
curando quasi Idio né santi, se non al diletto del corpo. Nimico fu di santa
Chiesa, e di cherici e de' religiosi, occupando le chiese, come il suo padre e
più; ricco signore fu, sì del tesoro che gli rimase dello 'mperadore e del re
Currado suo fratello, e per lo suo regno ch'era largo e fruttuoso. E egli,
mentre che vivette, con tutte le guerre ch'ebbe colla Chiesa, il tenne in buono
stato, sì che 'l montò molto di ricchezze e in podere per mare e per terra. Per
moglie ebbe la figliuola del dispoto di Romania, ond'ebbe figliuoli e
figliuole. L'arme che prese e portò fue quella dello 'mperio, salvo ove lo
'mperadore suo padre portò il campo ad oro e l'aguglia nera, egli portò il
campo d'argento e l'aguglia nera. Questo Manfredi fece disfare la città di
Sipanto in Puglia, perché per gli paduli che l'erano intorno non era sana, e
non avea porto; e di quelli cittadini fece ivi presso a due miglia, in su la
roccia e in luogo d'avere buono porto, fece fondare una terra, la quale per suo
nome la fece chiamare Manfredonia, la quale ha oggi il migliore porto che sia
da Vinegia a Brandizio. E di quella terra fue Manfredi Bonetta, conte
camerlingo del detto re Manfredi, uomo di gran diletto, sonatore e cantatore,
il quale per sua memoria fece fare la grande campana di Manfredonia, la qual è
la più grande che si truovi di larghezza, e per la sua grandezza non può
sonare. Lasceremo alquanto a parlare di Manfredi infino che luogo e tempo sarà,
e torneremo ove lasciammo adietro a nostra materia de' fatti di Firenze, e di
Toscana, e di Lombardia, con tutto ch'assai si mischiaro co' fatti del detto re
Manfredi in più cose.
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