LIV
Come i Fiorentini feciono oste a Pistoia, e ebborla, e poi la città di
Siena, e presono più loro castella.
Negli anni di Cristo MCCLIII i Fiorentini feciono oste sopra la città di
Pistoia, che si tenea a parte ghibellina, e guastarla intorno intorno, per modo
che neuno ne potea uscire. I Pistolesi veggendosi così assediati, sanza
speranza di soccorso o aiuto neuno, sì s'arrenderono, a patti di rimettere i
loro usciti guelfi in Pistoia, e che i Fiorentini vi facessono uno castello il
quale fosse in sulla porta che viene da Firenze, e quello si facesse guardare
per gli Fiorentini; e così fue fatto forte e bello, con tutto che assai
dispiacesse a' Pistolesi; ma tuttora si tenne per gli Fiorentini infino che
durò il buono popolo vecchio. Ma dopo la sconfitta da Monte Aperti, tornati i
Ghibellini in Pistoia, si disfece il detto castello per gli Pistolesi. E
tornata la detta felice oste a Firenze, incontanente andarono sopra la città di
Siena, e diedono il guasto, e andarono infino al castello di Monte Alcino ch'è
di là da Siena, e contra la forza de' Sanesi guernirono il detto castello,
imperciò ch'era a·lloro lega e accomandagione; e presono Rapolano e più altre
castella e fortezze de' Sanesi, e tornarono in Firenze con grande onore; e a
quello era podestà di Firenze messer Paolo da Soriano.
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