Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro settimo
      • LVII     Come i Fiorentini sconfissono i Volterrani e combattendo presono la città di Volterra.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

LVII

 

 

Come i Fiorentini sconfissono i Volterrani e combattendo presono la città di Volterra.

 

Come la detta oste si partì da Poggibonizzi, sanza tornare in Firenze, andò sopra la città di Volterra che·lla teneano i Ghibellini, e giugnendo la detta oste su per le piagge e vigne di Volterra guastando, per intendimento che come l'avessono guasta tornarsi a Firenze, con ciò fosse che·lla città di Volterra fosse delle più forti terre d'Italia, avenne, come piacque a Dio, una bella e improvisa vittoria a' Fiorentini; che' Volterrani, veggendo l'oste presso a le porte della loro città, con grande rigoglio e baldanza tutta la buona gente de la terra usciro fuori a la battaglia sanza niuno buono ordine di guerra o capitaneria, e assaliro i Fiorentini molto aspramente, e assai gli danneggiaro per lo vantaggio della scesa dal poggio. Ma il buono popolo de' Fiorentini vigorosamente sostennero la battaglia; e cominciato l'asalto, la cavalleria de' Fiorentini pinse al poggio all'aiuto del popolo che combatteano co' Volterrani, per modo che per forza gli misono in volta e in isconfitta. E fuggendo i Volterrani per ricoverare nella città, ch'erano le porte aperte, i Fiorentini mischiati co' Volterrani, combattendo co·lloro e cacciando insieme, sanza grande contasto si misono dentro a le porte; e quegli ch'erano a la guardia, veggendo i loro cittadini tornare in isconfitta, si misono a la fugga per modo che, ingrossando la gente de' Fiorentini, presono le porte, e le fortezze di sopra guerniro di loro gente, e entrato dentro, incontanente corsono la città sanza contasto niuno, anzi vennono loro incontro il vescovo con tutto il chericato della città colle croci in mano, e le donne della città scapigliate, gridando pace e misericordia. Per la qual cosa i Fiorentini, entrati nella terra, non vi lasciarono fare nulla ruberia, né micidio, né altro malificio, se non che a·lloro guisa riformaro la signoria, e poi ne mandarono fuori i caporali de' Ghibellini; e questo fue del mese d'agosto gli anni di Cristo MCCLIIII, a la detta signoria di messere Guiscardo da Pietrasanta.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License