LXXI
D'una grandissima battaglia che fu tra gli re d'Ungaria e quello di
Buem.
Nell'anno MCCLX, essendo grande discordia tra 'l re d'Ungaria e quello di
Buem per certe terre infra·lloro confini, il re d'Ungaria entròe nel reame di
Buem con più di LXXXm uomini a cavallo, che Ungheri, e Cumani, e Bracchi, e
Alani, la maggiore parte pagani. Lo re di Buem si fece loro incontro con più di
Cm uomini a cavallo; ma nota che tutti vanno a cavallo in su ogni ronzino,
ferrato o isferrato, si nominano per cavalieri; ma infra questi n'ebbe bene
VIIm a grandi cavagli coverti di maglia di ferro. E cominciata la grande
battaglia a' confini de' detti reami, per la moltitudine e discorso de' cavagli
si levò sì grande polvere, che di mezzodì si fece sì oscura l'aria, che l'uno
non conoscie l'altro. Alla fine essendo il re d'Ungaria duramente fedito, gli
Ungari si misono in fugga, e al trapasso d'una riviera più di XIIIIm si dice
che n'anegaro. E dopo la detta sconfitta il re di Buem entrato in Ungaria, per
solenni ambasciadori dagli Ungari fu richesto di pace, il quale raunate le
terre ond'era il contasto, si fermòe con matrimonio tra·lloro.
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