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Come la novella della sconfitta de' Fiorentini fu in corte di papa, e
la profezia che ne disse il cardinale Bianco.
Come in corte di Roma venne la novella della sopradetta sconfitta, il
papa e' cardinali, ch'amavano lo stato di santa Chiesa, n'ebbono grande dolore
e compassione, sì per gli Fiorentini, e sì perché di ciò montava lo stato e
podere di Manfredi nimico della Chiesa; ma il cardinale Attaviano degli
Ubaldini ch'era Ghibellino ne fece gran festa; onde ciò veggendo il cardinale
Bianco, il qual era grande astrolago e maestro di nigromanzia, disse: “Se 'l
cardinale Attaviano sapesse il futuro di questa guerra de' Fiorentini, e' non
farebbe questa allegrezza”. Il collegio de' cardinali il pregaro che dovesse
dichiarire più in aperto. Il cardinale Bianco non volea dire, perché parlare
del futuro gli pareva inlicito a la sua dignità, ma i cardinali pregarono tanto
il papa che gliele comandasse sotto ubbidienza ch'egli il dicesse. Avuto il
detto comandamento, disse in brieve sermone: “I vinti vittoriosamente
vinceranno, e in etterno non saranno vinti”. Ciò s'interpetrò che' Guelfi vinti
e cacciati di Firenze vittoriosamente tornerebbono innistato, e mai in etterno
non perderebbono loro stato e signoria di Firenze.
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