LXXXII
Come il conte Guido vicario colla taglia de' Ghibellini di' Toscana
andarono sopra Lucca, e ebbono Santa Maria a Monte, e più castella.
Negli anni di Cristo MCCLXI il conte Guido Novello vicario per lo re
Manfredi in Firenze, co la taglia di parte ghibellina di Toscana, feciono oste
sopra il contado di Lucca del mese di settembre, e furono IIIm cavalieri tra Toscani
e Tedeschi, e popolo grandissimo. E ebbono Castello Franco, e Santa Croce, e
puosono assedio a Santa Maria a Monte, e a quello stettono per tre mesi; e poi
per difalta di vittuaglia s'arendero a patti, salvi avere e persone. E poi
ebbono Montecalvi, e 'l Pozzo; e poi tornarono all'asedio di Fucecchio, che
v'erano dentro il fiore di tutti gli usciti guelfi di Toscana, e a quello
stettono all'assedio, gittandovi più difici, e con molti ingegni e assalti, per
XXX dì. A la fine per la buona gente che dentro v'era, e bene guernito, ma
maggiormente per grande acquazzone (che 'l terreno d'intorno, ch'è forte, per
la piova male si può osteggiare), convenne si partisse l'oste, e nol poterono
avere; e sì vi fu intorno all'assedio le masnade de' Tedeschi ch'erano a la
taglia de' Ghibellini di Toscana, ch'erano M cavalieri, onde Guido Novello era
vicario generale per lo re Manfredi, e tutta la forza de' Ghibellini di
Firenze, e di Pisa, e di Siena, e d'Arezzo, e di Pistoia, e di Prato, e
dell'altre città e castella di Toscana; e compiuta la detta oste, si tornarono
a Firenze.
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