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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro ottavo
      • XX     Come molte città e terre di Toscana tornarono a parte guelfa.
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XX

 

 

Come molte città e terre di Toscana tornarono a parte guelfa.

 

In quegli tempi che·lla città di Firenze tornò a parte guelfa, e furonne cacciati i Ghibellini, e venuto in Toscana il maliscalco del re Carlo, come adietro avemo fatta menzione, molte delle terre di Toscana tornarono a parte guelfa, e cacciarono i Ghibellini, come fu la città di Lucca, e di Pistoia, e Volterra, e Prato, e San Gimignano, e Colle, e feciono taglia co' Fiorentini, ond'era capitano il maliscalco del re Carlo con VIIIc cavalieri franceschi, e non rimase a parte ghibellina se non la città di Pisa e di Siena; e così in poco di tempo si rivolse lo stato in Toscana e in molte terre di Lombardia di tornare a parte guelfa e della Chiesa, ch'erano a parte ghibellina e d'imperio, per la sconfitta del re Manfredi e vittoria del re Carlo. E però non dee niuno porre fede o speranza in queste signorie e stati mondani, che sono dati a' tempi secondo la disposizione di Dio, e secondo i meriti o peccati delle genti; e questo vedemo per provati esempli, e in tra gli altri questo fu uno di quegli che fu assai visibile, che in poco di tempo essendo Toscana quasi tutte città e castella a parte ghibellina, e simile Lombardia, e quasi de' Guelfi non n'era ricordo, tornarono a parte guelfa.

 




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