XXXVI
Come i Fiorentini presono il castello di Piano di Mezzo in Valdarno, e
come disfeciono Poggibonizzi.
Nel detto anno, del mese di giugno, i Fiorentini andarono ad assedio al
castello di Piano di Mezzo, ch'era de' Pazzi di Valdarno, rubellato per loro e
per gli usciti di Firenze contra il Comune di Firenze, il quale per assedio
s'arrendé a patti, salve le persone, i quali se n'uscirono fuori; e' Fiorentini
ebbono il castello, e feciollo abattere e disfare; e simile il castello di
Ristuccioli de' Pazzi, ch'era molto forte castello. E ciò fatto, e tornato
l'oste de' Fiorentini in Firenze, i Fiorentini cavalcarono a Poggibonizzi, e
feciono abattere e disfare tutto il castello, e recare a borgo al piano con
licenza del re Carlo; però che nulla convenenza, che promisono per gli patti al
re Carlo e Comune di Firenze, non voleano attenere, e sempre riteneano i ribelli
di Firenze, e aveano lega colle terre ghibelline di Toscana. Questo
Poggibonizzi fu il più bello castello, e de' più forti d'Italia, e posto quasi
nel bilico di Toscana, e era con belle mura e torri, e con molte belle chiese,
e pieve, e ricca badia, e con bellissime fontane di marmo, e acasato e abitato
di genti com'una buona città; ma per la loro superbia, però che·ssi voleano
essere per loro sì come castello d'imperio, e contastare il Comune di Firenze,
fue abattuto e toltogli ogni giurisdizione.
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