XLIII
Come papa Ghirigoro fece concilio a Leone sopra Rodano.
Negli anni di Cristo MCCLXXIIII papa Gregorio celebrò concilio a Leone
sopra Rodano del mese di maggio infino a dì IIII d'agosto, nel quale concilio
Paglialoco imperadore de' Greci e il patriarca di Gostantinopoli si
riconciliarono colla Chiesa di Roma, promettendo di correggersi di certi errori
che i detti Greci hanno tenuti, e seguire per innanzi secondo la nostra fede e
ordini della santa Chiesa romana, tutto che poi no·llo attenessono come
promisono. E tutto questo riconciliamento fece il papa co' Greci per acconcio
del passaggio d'oltremare, ordinato per lui al detto concilio, ond'egli ave'
grande affezzione e studio. Ma per lo riconciliamento col Paglialoco e co'
Greci lo re Carlo fu molto contrario e cruccioso, per amore dello 'mperadore
Baldovino, suo genero della figliuola, al quale di ragione di conquisto sucedea
il detto imperio; e lo re Carlo ch'avea già impreso ad atargliele racquistare,
onde crebbe lo sdegno tra lui e 'l papa cominciato in Firenze, come di sopra
facemmo menzione. Per lo quale riconciliamento de' Greci il detto papa confermò
il detto Paglialoco imperadore dello 'mperio di Gostantinopoli, e confermò
Ridolfo conte di Furimborgo eletto re de' Romani, signore di gran valore, tutto
fosse di piccolo lignaggio, e ch'egli era degno dello 'mperio di Roma, e acciò
ch'egli venisse per la corona a Roma, e fosse capitano e imperadore del
passaggio d'oltremare, e ch'egli venisse più tosto, il papa gli promise e
dipuose de' danari della Chiesa apo le compagnie di Firenze e di Pistoia, i
quali erano mercatanti del papa e della Chiesa, CCm di fiorini d'oro nella
città di Melano; e il detto Ridolfo promise sotto pena di scomunicazione
d'essere in Melano infra certo tempo; la quale promessione per sue imprese e
guerre d'Alamagna non venne, e non passò i monti, e mai nonn-ebbe la corona,
né·lla benedizione dello 'mperio, ma rimase scomunicato; e per avere poi sua
pace col papa e colla Chiesa, e esser ricomunicato, sì privileggiò la contea di
Romagna, come potea di ragione, alla Chiesa di Roma, e da indi innanzi la
possedette la Chiesa per sua. E nel detto concilio il detto papa ordinò il
passaggio generale d'oltremare a ricovero della Terrasanta, e che·lle decime si
ricogliessono per tutta la Cristianità sei anni in susidio del detto passaggio,
e diede la croce, e ordinò si desse la croce per tutta Cristianità per lo detto
passaggio, perdonando colpa e pena chi·lla prendesse, o v'andasse, o mandasse;
e vietò l'usura, e scomunicò chi·lla facesse piuvica, e vietò tutte l'ordini
de' frati mendicanti, salvo che'll'ordine de' frati minori e predicatori;
confermò i romitani, e' carmellini si riservò sospesi. E molte altre
costituzioni e decreti utili per la Chiesa vi si feciono, e vietò i soperchi
ornamenti delle donne per tutta la Cristianità.
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