Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro ottavo
      • XLVI     D'uno grande miracolo ch'avenne in Baldacca e Mansul oltremare.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

XLVI

 

 

D'uno grande miracolo ch'avenne in Baldacca e Mansul oltremare.

 

Negli anni di Cristo MCLXXV avenne uno grande e bello miracolo, del quale è bene da farne menzione in questa nostra opera, in adificazione della nostra santa fede. Egli era in que' tempi uno califfo de' Saracini in Baldacca e 'n Mansul, molto savio e litterato, e nimico e persecutore de' Cristiani, che in quello paese n'avea assai; e trovando egli per lo Vangelo di santo Matteo, ove Cristo disse a' suoi discepoli che chi avesse tanta fede quant'uno granello di senape, e nel suo nome comandasse a uno monte si levasse di suo luogo e si ponesse altrove, sì il farebbe essere; trovando questo argomento, per confondere i Cristiani, sì richiese i vescovi e' caporali de' Cristiani, e mostrò loro il detto Vangelio, e se 'l volessono aprovare, tutti dissono di sì. Allora comandò loro che “infra X voi comandiate a uno grande monte ch'era in quello luogo si levasse e si riponesse in altra parte, e se ciò non farete, voi sete sanza fede al vostro Iddio, e falsi Cristiani, e voglio che rinneghiate Cristo e facciatevi Saracini, e se non, sì vi farò tutti morire di mala morte”. Ricevuto l'aspro e crudele comandamento, non sapeano che·ssi dire né che·ssi fare, ma con grandi pianti e dolori, come gente giudicata a morte, ricorsono alla misericordia d'lddio, e alla penitenzia, digiuni, e orazioni di e di notte. Infra quegli giorni più volte venne in visione a uno santo vescovo che uno povero ciabattiere, che aveva pure uno occhio, gli doveva liberare: manifestollo al popolo, e cercossi del ciabattiere, e trovossi; il quale era uomo di santa vita, e ciò ch'egli avanzava di sua povera arte, fornita miseramente sua vita, dava per Dio a' poveri, e l'occhio ch'egli avea meno perdé, che calzando una bella Cristiana gli venne tentazione di carnalità, onde si scandalizzò molto, e ricordandosi del Vangelio di Cristo, ove disse: “Se 'l tuo occhio ti scandalizza, sì il ritrai”, ed egli prendendo il semplice della lettera, con una lesina si punse l'occhio, onde il perdé. E venuto il termine del comandamento del calif, furono raunati tutti i Cristiani, uomini e femmine e fanciulli, colle croci innanzi, nel piano dov'era al di sopra il detto monte, i quali erano in quantità di più di Cm, co' Saracini e Turchi armati intorno a cavallo e a piè per distruggergli. Richiesto il ciabattiere di fare il priegodDio, si disdicea come indegno e peccatore; ma per la piatà e pianto del popolo s'inginocchiò, e disse in piagnendo: “Signore Idio onipotente. io ti priego che tu facci grazia e misericordia a questo tuo popolo, e mostri a questi miscredenti la virtù del tuo figliuolo Iesù Cristo, e dimostri visibile miracolo, acciò che sia glorificato il tuo santo nome”; e ciò detto, comandò al monte che per la virtù di Cristo si dovesse mutare, il quale con grandi tremuoti, e spaventevole tempo di tuoni e baleni e venti, si mosse, e si ripuose ove fu comandato; onde il detto popolo cristiano con grande letizia furono liberi, ringraziando e magnificando Iddio. Per lo quale visibile miracolo molti de' Saracini si feciono Cristiani, e 'l califfo medesimo al segreto; e quando venne a morte gli si trovò la santa croce a collo, e vivuto dopo il miracolo in santa vita.

 

Lasceremo de' fatti d'oltremare, e torneremo a quegli d'Italia.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License