XLVIII
Come i Bolognesi furono sconfitti al ponte a San Brocolo dal conte da
Montefeltro e da' Romagnuoli.
Negli anni di Cristo MCCLXXV, del mese di giugno, i Bolognesi per comune
andarono ad oste in Romagna sopra la città di Forlì e quella di Faenza, perché
riteneano i loro usciti ghibellini; e di loro era capitano messer Malatesta da
Rimine; dalla parte de' Romagnuoli era capitano il conte Guido da Montefeltro,
il quale col podere de' Ghibellini di Romagna, e cogli usciti di Bologna, e
cogli usciti ghibellini di Firenze, ond'era capitano messer Guiglielmino de'
Pazzi di Valdarno, si feciono loro incontro al ponte a San Brocolo aboccandosi
a battaglia; nel quale aboccamento la cavalleria de' Bolognesi non resse, ma
quasi sanza dare colpo si misono alla fugga, chi dice per loro viltà, e chi
dice perché il popolo di Bologna, il quale trattava male i nobili, furono
contenti i nobili di lasciargli al detto pericolo; e 'l conte da Panago, ch'era
co' nobili di Bologna, quando si partì dal popolo di Bologna, disse per
rimproccio: “Leggi gli statuti, popolo marcio”. Il quale popolo abandonato
da·lloro cavalleria, si tennero amassati in su il campo grande pezza del
giorno, difendendosi francamente. Alla perfine il conte da Montefeltro fece
venire le balestra grosse, le quali il conte Guido Novello, ch'era podestà di
Faenza, aveva tratte della camera del Comune di Firenze quando ne fu signore, e
con quelle balestra saettando alle loro schiere, le partì, e le ruppe, e
sconfisse, onde molti cittadini di Bologna ch'erano a piè in quella oste furono
morti e presi.
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