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Come lo re Ridolfo de la Magna sconfisse e uccise lo re di Buem.
Negli anni di Cristo MCCLXXVII, essendo grande guerra tra·re Ridolfo
della Magna e lo re di Buemme per cagione che nol volea ubbidire né fare
omaggio, per la qual cosa il re Ridolfo eletto imperadore con grandissimo oste
andò sopra il detto re di Buem, il quale gli si fece incontro con grandissima
cavalleria, e dopo la dura e aspra battaglia che fu tra così aspre genti
d'arme, come piacque a·dDio il detto re di Buem nella detta battaglia fu morto,
e la sua gente sconfitta, nella quale innumerabile cavalleria furono morti e
presi, e quasi tutto il reame di Buem Ridolfo ebbe a sua signoria. E ciò fatto,
col figliuolo del detto re di Buem fece pace, faccendolsi prima venire a
misericordia; e stando il re Ridolfo in sedia in uno grande fango, e quello di
Buem stava dinanzi a·llui ginocchione innanzi a tutti i suoi baroni; ma poi lui
riconciliato, il re Ridolfo gli diede la figliuola per moglie, e rendégli il
reame; e ciò fu a dì XXVI d'agosto del detto anno. Questo re Ridolfo fu di
grande affare, e magnanimo, e pro' in arme, e bene aventuroso in battaglie,
molto ridottato dagli Alamanni e dagli Italiani; e se avesse voluto passare in
Italia, sanza contasto n'era signore. E mandocci suoi ambasciadori
l'arcivescovo di Trievi, e fu in Firenze negli anni MCCLXXX, significando sua
venuta, onde i Fiorentini non sapeano che si fare; e se fosse passato, di certo
l'avrebbono ubbidito. E lo re Carlo, ch'era così possente signore, il temette
forte; e per essere bene di lui, diede a Carlo Martello, figliuolo del
figliuolo, la figliuola del detto re Ridolfo per moglie.
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