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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro ottavo
      • LXXXVII     Come lo re Piero d'Araona fallì la giornata promessa a Bordello, onde per lo papa fu scomunicato e privato.
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LXXXVII

 

 

Come lo re Piero d'Araona fallì la giornata promessa a Bordello, onde per lo papa fu scomunicato e privato.

 

Come lo re Carlo fu in Francia, sì apparecchiò sé e' suoi cavalieri d'arme e di cavagli, come a così alta e grande impresa si convenia, e partissi di Parigi, e co·llui lo re Filippo di Francia suo nipote con molta baronia, e bene con IIIm cavalieri d'arme, per andare a Bordella. E quando furono presso a Bordella a una giornata, lo re di Francia rimase colla sua gente e baronia, e lo re Carlo con suoi C cavalieri andò a Bordella alla giornata promessa, la quale fu a XXV di giugno MCCLXXXIII, e in quello luogo il detto re Carlo con suoi C cavalieri comparirono alla giornata armati e a cavallo per fare la promessa e giurata battaglia, e tutto il giorno dimorarono armati in sul campo, attendendo lo re Piero d'Araona co' suoi cavalieri, il quale non vi venne né comparì. Ben si disse che·lla sera della giornata al tardi comparì sconosciuto dinanzi al siniscalco del re d'Inghilterra, per non rompere il saramento, e protestò com'era venuto e apparecchiato di combattere, quando il re di Francia con sua gente, il quale v'era presso a una giornata, ond'elli avea tema e sospetto, si partisse; e ciò fatto, sanza soggiornare si tornò in Araona, e il primo che·ssi partì cavalcò bene LXXXX miglia. Per la qual cosa il re Carlo si tenne forte ingannato, e lo re Filippo di Francia molto adontato, e tornaronsi a Parigi. E saputa la novella papa Martino della difalta del re Piero d'Araona, col suo collegio de' cardinali diede sentenzia contro al detto Piero d'Araona, sì come scomunicato, e pergiuro, e ribello, e occupatore delle possessioni di santa Chiesa, e sì 'l privò e dispuose del reame d'Araona e d'ogni altro onore, e scomunicò chiunque l'obedisse o chiamasse re. Ma il detto re d'Araona per leggiadria si fece intitolarePiero d'Araona cavaliere, e padre di due re, e signore del mare”. E il detto papa Martino fatto il detto processo, sì brivileggiò del detto reame d'Araona Carlo conte di Valos, secondo figliuolo del detto re Filippo re di Francia, e mandò in Francia uno legato cardinale a confermare il detto Carlo della detta elezione, e predicare croce e indulgenzia contro al detto Piero d'Araona e sue terre. E lo re Carlo con dispensagione del papa diede per moglie al detto messer Carlo di Valos la sua nipote, figliuola del prenze Carlo suo figliuolo, e in dota la contea d'Angiò, acciò ch'egli col padre re di Francia fossero più ferventi alla guerra del re d'Araona. Lasceremo alquanto de' fatti del re Carlo e di quello d'Araona, e torneremo a quelli di Firenze.

 




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