CXII
Come messer Prezzivalle dal Fiesco venne in Toscana per vicario
d'imperio.
Nel detto anno aconsentìo papa Onorio che messer Prezzivalle dal Fiesco
de' conti da·lLavagna di Genova fosse vicario d'imperio, e andò in Alamagna, e
fecesi confermare al re Ridolfo, il quale era eletto re de' Romani, e venne il
detto vicario in Toscana per raquistare le ragioni dello 'mperio. Fu in Firenze
in casa i Mozzi, e richiese i Fiorentini, e' Sanesi, e' Lucchesi, e' Pistolesi,
e l'altre terre e baroni di parte guelfa di Toscana che giurassono le
comandamenta dello 'mperio, i quali non vollono ubbidire né giurare; per la
qual cosa il detto vicario si partì di Firenze in discordia, e condannòe i
Fiorentini in LXm marchi d'ariento, e consequente per rata tutte le terre
guelfe che nol vollono ubbidire, e poi n'andò in Arezzo, e fece isbandire i
Fiorentini in avere e in persona, e per simile modo tutte l'altre terre
disubidienti. Ma istando in Arezzo, e non avendo séguito, però che i Guelfi nol
voleano ubbidire per non rassultare lo 'mperio, e' Ghibellini l'aveano a
sospetto perch'era di progenia e nazione stati Guelfi, e però si tornò al re
Ridolfo in Alamagna con suo poco onore.
|