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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro ottavo
      • CXIV     Come in Firenze ebbe certa novitade in questo tempo.
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CXIV

 

 

Come in Firenze ebbe certa novitade in questo tempo.

 

Nel detto anno, essendo podestà di Firenze messer Matteo da Fogliano di Reggio, avendo preso e condannato nella testa per micidio fatto uno grande guerriere e caporale, ch'avea nome Totto de' Mazzinghi da Campi, e andando alla giustizia, messer Corso de' Donati con suo seguito il volle torre alla famiglia per forza; per la qual cosa la detta podestà fece sonare la campana a martello; onde s'armarono e trassono al palagio tutta la buona gente di Firenze, chi a cavallo e chi a piè, gridando: “Iustizia, iustizia!”. Per la qual cosa la detta podestà aseguì il suo processo, e dove al detto Totto dovea essere tagliata la testa, il fece strascinare per la terra, e poi impiccare per la gola, e condannò in moneta coloro ch'aveano cominciato il romore e impedita la giustizia.

 




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