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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro ottavo
      • CXV     Come furono cacciati i Guelfi d'Arezzo, onde si cominciò la guerra tra' Fiorentini e gli Aretini.
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CXV

 

 

Come furono cacciati i Guelfi d'Arezzo, onde si cominciò la guerra tra' Fiorentini e gli Aretini.

 

Nel detto anno, del mese di giugno, vacante la Chiesa, e la parte ghibellina presa molta baldanza in Toscana perché non v'era papa, essendo nella città d'Arezzo alquanto tempo dinanzi creato popolo, e fatto uno caporale che chiamavano il priore del popolo, il quale perseguitava molto i grandi e possenti, per la qual cosa messer Rinaldo de' Bostoli cogli altri Guelfi si legarono con messer Tarlato e cogli altri grandi Ghibellini per abbattere il detto popolo. E così feciono, e presono il detto priore, e feciongli cavare gli occhi; per la qual cosa rimasono signori i grandi guelfi e ghibellini; ma i Ghibellini tradirono i Guelfi e gl'ingannarono per rimanere signori, e ordinarono col vescovo d'Arezzo che facesse sua raunata di gente ghibellina di fuori d'Arezzo, e così fece col podere di Bonconte da Montefeltro, e de' Pazzi di Valdarno, e Ubertini; e usciti' Ghibellini di Firenze, una notte vennero ad Arezzo, non prendendosi guardia i Guelfi, e per tradimento essendoli data una porta d'Arezzo, entrarono nella città, e cacciaronne fuori la parte guelfa, e fecesene fare signore. Per la quale mutazione e novità in Firenze n'ebbe grande paura e gelosia. Gli usciti guelfi cacciati d'Arezzo presono il castello di Rondine e il Monte San Savino, e feciono lega co' Fiorentini e coll'altre terre guelfe di Toscana, i quali dierono loro i cavalieri della taglia, ch'erano Vc, perché facessono guerra agli Aretini, e per la detta cagione si cominciò la guerra tra gli Aretini e' Fiorentini. E in questo tempo, com'era ordinato per gli Ghibellini, tornò messere Prezzivalle del Fiesco, vicario dello imperio d'Alamagna, in Arezzo con alquanta gente ch'ebbe dal re Ridolfo, e fece capo con tutti i Ghibellini di Toscana, faccendo guerra a' Fiorentini e a' Sanesi. E del mese di febbraio vegnente cavalcò la gente ch'era in Arezzo, intorno di cinquecento cavalieri e pedoni assai, in sul contado di Firenze, e intorno a Monteguarchi arsono case e capanne, e levarono preda, né già per loro cavalcata non uscirono le masnade de' Fiorentini di Monteguarchi né di San Savino, onde gli Aretini si tornarono in Arezzo sani e salvi; ma poco appresso, faccendo i Ghibellini d'Arezzo loro cavalcata alla città di Chiusi, ne cacciarono la parte guelfa, e feciono i Chiusini lega co·lloro contro a' Sanesi e Montepulciano.

 




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