Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro ottavo
      • CXXX     Della coronazione del re Carlo secondo, e come passò per Firenze, e lasciò messer Amerigo di Nerbona per capitano di guerra de' Fiorentini.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

CXXX

 

 

Della coronazione del re Carlo secondo, e come passò per Firenze, e lasciò messer Amerigo di Nerbona per capitano di guerra de' Fiorentini.

 

Nel detto anno, a II di maggio, venne in Firenze il prenze Carlo figliuolo del grande re Carlo, il quale tornava di Francia poi ch'era uscito di pregione, e andavane a corte a Rieti dov'era il papa, e da' Fiorentini fu ricevuto con grande festa, e fugli fatto grande onore e presenti da' Fiorentini; e dimorato III giorni in Firenze, si partì per fare suo cammino verso Siena. E lui partito, venne in Firenze novella che·lle masnade d'Arezzo s'apparecchiavano d'andare in sul contado di Siena per impedire o fare vergogna al detto prenze Carlo, il quale ave' piccola compagnia di gente d'arme. Incontanente i Fiorentini feciono cavalcare i cavalieri delle cavallate, ove furono tutto il fiore della buona gente di Firenze e' soldati ch'erano in Firenze, e furono in quantità di VIIIc cavalieri e IIIm pedoni per accompagnare il detto prenze; onde il prenze l'ebbe molto per bene di sì onorato servigio, e sùbito e non richesto soccorso di tanta buona gente, e con tutto che non facesse bisogno; ché sentito per gli Aretini la cavalcata de' Fiorentini, non s'ardirono d'andarvi; ma però i Fiorentini accompagnarono il detto prenze infino di da la Bricola a' confini del contado di Siena e d'Orbivieto. E adomandato per lo Comune di Firenze al prenze uno capitano di guerra, e che confermasse loro di portare in oste la 'nsegna reale, dal prenze fu accettato, e fece cavaliere Amerigo di Nerbona grande gentile uomo, e prode e savio in guerra, e diello loro per capitano; il quale messer Amerigo con sua compagnia, intorno di C uomini a cavallo, venne in Firenze colla detta cavalleria, e il prenze n'andò a corte, e dal papa Niccola IIII e da' suoi cardinali onorevolemente fu ricevuto; e il della Pentecosta vegnente, a XXVIIII di maggio MCCLXXXVIIII, nella città di Roma fu dal detto papa coronato il detto Carlo re di Cicilia e di Puglia con grande onore, solennità e festa, e dalla Chiesa fattegli molte grazie e grandi presenti di gioielli e di moneta, e susidii di decime per aiuto della guerra di Cicilia. E ciò fatto si partì lo re Carlo di corte, e andonne nel Regno.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License