CXXXV
Come Carlo Martello fu coronato del reame d'Ungaria.
Compiute e ferme le dette triegue, le quali furono molto utoli al regno
di Puglia per dare alquanto silenzio alla guerra ond'erano molto agravati, il
re Carlo si tornò a Napoli; e 'l giorno di nostra Donna di settembre prossimo
il detto re fece in Napoli grande corte e festa, e fece cavaliere Carlo
Martello suo primogenito figliuolo, e fecelo coronare del reame d'Ungaria per
uno cardinale legato del papa, e per più vescovi e arcivescovi. E per la detta
coronazione e festa più altri cavalieri novelli si feciono il giorno,
Franceschi, e Provenzali, e del Regno, e spezialmente Napoletani, per lo re e
per lo figliuolo; e fu grande corte e onorevole, e ciò fece lo re Carlo, però
ch'era morto il re d'Ungheria in quello anno, del quale non rimase niuno
figliuolo maschio né altra reda, che·lla reina Maria moglie del detto re Carlo,
e madre del detto Carlo Martello, a·ccui succedeva per ereditaggio il detto
reame d'Ungheria. Ma morto il detto re d'Ungheria, Andreasso, disceso per
legnaggio della casa d'Ungaria, entrò nel reame, e la maggiore parte tra per
forza e per amore ne conquistò, e fecesene fare signore e re. Lasceremo
alquanto de' fatti del regno di Cicilia e d'Ungheria, e tornereno a' fatti che
in que' tempi furono in Toscana.
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