CXLI
Come fu preso e guasto Porto Pisano per gli Fiorentini, e Genovesi, e
Lucchesi.
Nel detto anno, a dì II di settembre, i Fiorentini uscirono ad oste sopra
la città di Pisa, lasciando fornito il Valdarno di sopra di CCC cavalieri, tra
cittadini e soldati e pedoni assai, acciò che gli Aretini non potessono per la
detta oste correre in Valdarno; e ciò fatto, con ordine de' Genovesi, che vi
vennono per mare con XL galee armate (e' Lucchesi vi furono con tutto loro
podere), e presono per forza Porto Pisano e Livorno, e guastarlo tutto, e
guastarono le IIII torri ch'erano in mare alla guardia del porto, e il fanale
della Meloria, e feciolle cadere e rovesciare in mare cogli uomini che su
v'erano a guardia. E' Genovesi sursono a la bocca e entrata del porto più legni
grossi carichi di pietre, e ruppono i palizzi, perché il detto porto non si
potesse usare. E partita la detta oste di Porto, i Genovesi si tornarono a Genova,
e Lucchesi a Lucca sani e salvi, e' Fiorentini tornarono per la Valdera, e
presono e disfeciono più castella, e lasciarono uno capitano in Valdera. Ma
tornati i Fiorentini in Firenze, il conte Guido da Montefeltro colle masnade di
Pisa cavalcarono in Valdera, e ripresono il castello di Montefoscoli e quello
di Montecchio, e presono il capitano che v'aveano lasciato i Fiorentini; e ciò
sentendosi in Firenze, cavalcarono i Fiorentini a Volterra, popolo e cavalieri;
e sentendolo i Pisani, si tornarono a Pisa.
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