CXV
Come i
Viniziani furono sconfitti a Ferrara.
Nel detto
anno, a l'uscita di luglio, i Fiorentini mandarono cavalieri e pedoni in
servigio de la Chiesa al cardinale Pelagrù nipote e legato del papa, il quale
era al soccorso di Ferrara, che v'erano i Viniziani per comune ad oste per
terra e per acqua, onde il detto legato ebbe a grande grado da' Fiorentini,
ch'erano interdetti da la Chiesa, e però non lasciaro il servigio. Poi il
settembre vegnente la gente del legato co' Fiorentini e Bolognesi combattero
co' Viniziani e sconfissongli a dì XXVII d'agosto prossimo, onde rimasono tra
morti e presi e anegati in Po de' Viniziani più di VIm uomini, e perdero al
tutto Ferrara e 'l Castello Tedaldo. Poi l'anno appresso tornando il detto
legato in Toscana, venne in Firenze, e per li Fiorentini gli fu fatto grande
onore, e presentargli IIm fiorini d'oro, e 'l carroccio gli andò incontro con
grande processione; per la qual cosa e servigio fatto il detto legato
assolvette i Fiorentini de la 'nterdizione e scomunica, e riconciliogli colla
Chiesa della discordia dove gli aveva messi messer Nepoleone, come adietro si
fece menzione, e rendé l'oficio a' Fiorentini a dì XXVI di settembre, anno
detto.
|