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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro nono
      • CXIX               Come i Fiorentini feciono oste ad Arezzo.
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CXIX

 

           

Come i Fiorentini feciono oste ad Arezzo.

           

Nell'anno MCCCX, VIII di giugno, i Fiorentini co·lloro amistà in quantità di IIm cavalieri e popolo a piè grandissimo si partirono di Firenze per andare ad oste ad Arezzo. Prima si partissono vennono lettere e messi da Arrigo imperadore, comandando a' Fiorentini che l'oste non andasse sopra Arezzo, con ciò sia cosa ch'ell'era sua terra, e ch'egli intendea di pacificargli insieme a la sua venuta in Italia. Per la qual cosa in Firenze n'ebbe quistione, che chi volea e chi non volea che l'oste v'andasse. A la fine il popolo pur vinse ch'ell'andasse, e andò infino al vescovado vecchio d'Arezzo; e quivi si fermò il campo guastando intorno la terra; e più battaglie si diedono a la terra; e gran parte degli steccati da quella parte per gli Fiorentini s'abattero; e dissesi per molti che la terra s'arebbe avuta per forza, però che gli Aretini erano in fiebole stato, se non che certi grandi di Firenze per nudrire la guerra e moneta che n'ebbono - se 'l vero fu - non l'assentirono. A la fine si partì l'oste, e lasciaro uno battifolle molto forte presso ad Arezzo a due miglia al poggio ch'è sopra l'olmo, fornito di genti cogli usciti d'Arezzo, il quale fece loro molta guerra; e' Fiorentini tornarono in Firenze sani e salvi XXV di luglio, anno detto.

 




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