CXX
Come gli
ambasciadori d'Arrigo re de' Romani vennero in Firenze.
Nel detto
anno, dì III di luglio, vennero in Firenze messer Luis di Savoia eletto sanatore
di Roma con II prelati cherici d'Alamagna e messer Simone Filippi da Pistoia,
ambasciadori dello 'mperadore, richeggendo il Comune di Firenze che
s'aparecchiassono di fargli onore a la sua coronazione, e che gli mandassero
loro ambasciadori a Losanna; e richiesono e comandaro che l'oste ch'era ad
Arezzo si dovesse partire. Fu per gli Fiorentini fatto un grande e bello
consiglio, ove saviamente spuosero loro ambasciata. Risponditore fu fatto per
lo Comune messer Betto Bruneleschi, il quale prima rispuose con parole superbe
e disoneste, onde da' savi fu biasimato; poi per messer Ugolino Tornaquinci
saviamente risposto, e cortesemente. Contenti si partiro a dì XII di luglio, e
andarono nell'oste de' Fiorentini ad Arezzo, e feciono il somigliante comandamento
si partisse l'oste; la quale non si partì per ciò. Rimasersi in Arezzo i detti
ambasciadori assai indegnati contro a' Fiorentini.
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