XCII
Come gli
usciti di Genova presono i borghi di Prea.
Nel detto
anno, a l'uscita di maggio, avendo i detti usciti assediata la torre di Co di
Fare per due mesi, e quella si tenea francamente per que' d'entro, per uno
sottile dificio di canapi che venia della torre a una cocca del porto di
Genova, e per quello si fornia e rinfrescava a contradio di tutta l'oste, sì si
misono i detti usciti a cavare e tagliare sotterra la detta torre. Quegli
d'entro, temendo non cadesse, sì renderono la torre, salve le persone, e chi
disse per danari; e tornati in Genova, furono giudicati a morte, e traboccati
di fuori. Istando al detto assedio, e continuo davano battaglia a' borghi di
Prea che sono fuori a la porta de le Vacche; combattendo per forza il presono a
dì XXV di giugno nel detto anno, onde avanzarono molto, e que' d'entro a Genova
perdero, per modo che l'oste di fuori crebbe e si ridusse ne' borghi, e presono
la montagna di Peraldo e di San Bernardo di sopra a Genova, e accircondaro la
terra; e sopra il Bisagno puosono un altro campo, sì che la città per terra era
tutta assediata, e per mare avea persecuzione assai per galee di Saona e degli
usciti che signoreggiavano il mare.
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