XCIII
Come il re
Ruberto venne per mare al soccorso di Genova.
Nel detto
anno MCCCXVIII, essendo la parte de' Guelfi così assediati nella città di
Genova e per mare e per terra, sì mandarono a Napoli loro ambasciadori al re
Ruberto, il quale avea fatta fare in Genova la detta commutazione, ch'egli gli
dovesse soccorrere e aiutare sanza indugio; e se ciò non facesse, non si potevano
tenere, sì erano a stretta di vittuaglia e d'assedio. Per la qual cosa il re
Ruberto incontanente fece una grande armata di XLVII uscieri e XXV galee
sottili, e più altri legni e cocche cariche di vittuaglia; e egli in persona
col prenze di Taranto e con messer Gianni prenze de la Morea suoi fratelli, e
con più baroni e con quantità di MCC cavalieri, partì di Napoli dì X di luglio,
e venne per mare, e entrò in Genova a dì XXI di luglio MCCCXVIII, e da'
cittadini fu ricevuto onorevolemente come loro signore, e rifrancò la città,
che poco si potea tenere per difalta di vittuaglia. Incontanente che 'l re fu
giunto in Genova, gli usciti levarono l'oste ch'aveano messa in Bisagno, e si
ridussono a la montagna di San Bernardo e di Peraldo, e a' borghi di Prea verso
ponente.
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