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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro decimo
      • CXXI               Come messer Cane de la Scala essendo all'assedio di Padova fu sconfitto da' Padovani e dal conte da Gurizia.
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CXXI

 

           

Come messer Cane de la Scala essendo all'assedio di Padova fu sconfitto da' Padovani e dal conte da Gurizia.

           

Nel detto anno MCCCXX messer Cane della Scala signore di Verona, essendo all'assedio de la città di Padova con tutto suo isforzo stato per più d'uno anno continuo, e a quella città quasi prese tutte le sue castella e contado, e sconfittigli per più volte, avea sì affritta, che più non si potea tenere, che tutta intorno con battifolli forniti di sua gente avea circondata, sì che vivanda non vi potea entrare. I detti Padovani quasi disperati d'ogni salute, si diedono al dogio d'Osteric eletto re de' Romani, il quale mandòlloro soccorso il conte da Gurizia e 'l signore di Gualfe con Vc cavalieri a elmo, il quale subitamente, e come di nascoso, entròe in Padova colla detta gente. Il detto messer Cane per grande audacia e superbia ch'avea de le sue vittorie, e per la grande cavalleria e popolo ch'avea in sua oste, poco si curava de' Padovani, e per lo lungo assedio, per troppa sicurtà, male si tenea ordinato. Avenne che a XXV d'agosto MCCCXX il detto conte da Gurizia co' suoi Frigolani e Tedeschi e co' Padovani uscì di subito de la città, e assalì l'oste vigorosamente. Messer Cane con alquanta di sua cavalleria male ordinata, credendo riparare, si mise a la battaglia, il quale dal conte da Gurizia e da' Padovani fue sconfitto e atterrato e fedito, e di poco scampò la vita per soccorso di sua gente; in su una cavalla in Monselice scampò, e l'oste sua fue tutta isbarattata, e rimasevi di sua gente morta e presa assai, e tutti i loro arnesi: e così per mala provedenza la fortuna di sì vittorioso tiranno si mutò in contradio. Al detto assedio di Padova morì Uguiccione da la Faggiuola in cittadella, di suo male, essendo venuto in aiuto a messer Cane. Questi fu l'altro grande tiranno che perseguì tanto i Fiorentini e' Lucchesi, come adietro è fatta menzione.

 




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