CXXVII
Come
Spinetta marchese s'alegò co' Fiorentini contra a Castruccio, ma tornò a
vergogna de' Fiorentini.
Nell'anno
MCCCXXI i Fiorentini volendo guerreggiare Castruccio signore di Lucca, sì
feciono lega con Ispinetta marchese Malaspini, il quale, tutto fosse
Ghibellino, per Castruccio era disertato di sue terre. I Fiorentini gli
mandarono in Lunigiana per la via di Lombardia CCC soldati a cavallo e Vc a
piè; e egli con suo aiuto fece C uomini a cavallo, e in poco tempo racquistò
assai di sue castella; ed erano per discendere al piano di Lunigiana, e fare
guerra assai a la città di Lucca, però che' Fiorentini da l'altra parte erano
in sul contado di Lucca, e posto assedio al castello di Montevettolino con
VIIIc cavalieri, soldati e gente a piè assai; e se' Fiorentini avessono fatta
la 'mpresa con maggiore provedimento e con più forte braccio, de la guerra
erano vincitori. Castruccio sentendo il detto apparecchiamento, non fue ozioso;
mandò a tutti i suoi amici per aiuto, e di Lombardia dal capitano di Milano, e
da quello di Piagenza, e da' Parmigiani ebbe Vc cavalieri, e da' Pisani e dal
vescovo d'Arezzo e altri Ghibellini di Toscana più d'altri Vc, sì che si trovòe
in Lucca con più di XVIc di cavalieri, e disponendo suo consiglio saviamente,
la 'mpresa di Lunigiana lasciò, e con tutta sua oste de' detti cavalieri, e
popolo sanza numero, venne contra l'oste de' soldati di Firenze. I Fiorentini
male proveduti di sì fatta impresa, e non credendo che la sua forza fosse sì
grande per l'aiuto de' Lombardi, si levarono dall'assedio di Montevettolino, e
si ritrassono in su Belvedere. Castruccio e sua oste seguendogli si puose a
oste contra a·lloro, e se la sera avesse combattuto, di certo avea la vittoria,
però che di gente e di tutto avea l'avantaggio. Guido da la Petrella, capitano
delle masnade de' Fiorentini, la sera francamente si difese, assalendo con
badalucchi la gente di Castruccio, mostrando gran vigore, e che attendessono
aiuto. La notte vegnente, dì VIII di giugno, accesono molti fuochi e
faccelline, faccendo sembiante d'assalire i nemici, e per questo modo lasciando
i falò e luminare nel campo accesi, si levarono da campo salvamente con tutta
sua oste, e si ridusse in Fucecchio e a Carmignano e a l'altre castella; e vennegli
bene, che una grande acqua da cielo venne la notte, per che Castruccio non
sentì la partita, e fu gabbato per le luminare. La mattina per tempo vedendo
Castruccio partiti i suoi nimici, si tenne ingannato, e incontanente cavalcò, e
guastò Fucecchio intorno, e Santa Croce, e Castello Franco, e Montetopoli, e
Vinci, e Cerreto sanza contasto niuno: stette a oste per XX dì sanza riparo con
grande vergogna de' Fiorentini, e tornossi in Lucca con grande onore. I
Fiorentini per questa cagione feciono tornare di Lunigiana i loro cavalieri.
Castruccio incontanente vi cavalcò, e riprese tutte le sue castella e
Pontriemoli e più terre de' marchesi, e Spinetta le abandonò, e tornossi a
messer Cane a Verona.
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