CXXXVIII
Come il re
d'Inghilterra fece uccidere 'l cugino e più suoi baroni, e come gli Scotti gli
cominciarono guerra.
Nel detto
anno MCCCXXI fallirono le triegue dagli Scotti al re d'Inghilterra, e con
grande isforzo corsono gli Scotti gran parte de' confini d'Inghilterra da la
loro parte, tenendo tutti gl'Inghilesi di quelle marce sotto tributarìa; e ciò
avenne per grande discordia che il re Adoardo il giovane re d'Inghilterra ave'
quasi con più de' suoi baroni, ond'era capo il conte di Lancastro, cugino del
re e de la casa reale. E la detta lega e giura era fatta per gli baroni contro
al re, perch'egli si reggea per male consiglio e vile portamento, dando più
fede a uno messer Ugo il Dispensiero, cavaliere di picciolo affare, ch'a tutti
gli altri suoi baroni. E crebbe tanto la detta scisma, che i detti congiurati
teneano arme contro al re, e s'erano rubellati nella contrada del Trento verso
Bonobruco, cioè ponte. E tornando uno conastabole del re con più di sua gente
d'arme da le frontiere della Scozia, e per mandamento del re gente a piè del
paese ragunò in buona quantità per offendere a' detti allegati, trovandogli
male ordinati al detto ponte, ch'era uno stretto passo, gli sorprese e
sconfisse con piccola fatica di combattere: quasi tutti s'arrendero; onde il re
fece dicapitare il detto conte di Lancastro e 'l conte d'Ariforte con LXXXVIII
tra conti e baroni. E ciò fu a l'uscita del mese di marzo, anni MCCCXXII, e fu
tenuta una grande crudeltà, per la qual cagione la forza del reame
d'Inghilterra molto afiebolìo.
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