CXLI
Come
Federigo conte da Montefeltro fu morto a romore da quegli d'Orbino.
Nell'anno
MCCCXXII, essendo stata, e era grande guerra nella Marca d'Ancona, la quale
mantenea il conte Federigo da Montefeltro co la città d'Orbino, e d'Osimo, e di
Racanata contra il marchese che v'era per la Chiesa, e morto in Racanata uno
nipote e uno cugino del detto marchese con molta di sua gente, il papa per la
detta cagione, a richesta del marchese, fece processo, e sentenzia diede contra
il detto conte Federigo, e contra i caporali e rettori de la città d'Osimo e di
Racanata, trovandoli in più articoli di resia, e tali in idolatria, secondo la
sentenzia; e croce fece contro a·lloro predicare in Toscana e in più parti
d'Italia, perdonando colpa e pena chi andasse o mandasse in servigio di santa
Chiesa. Più crociati v'andarono di Firenze e di Siena e di più altre cittadi. E
'l marchese essendo con sua oste intorno a Racanata, avenne che essendo il
conte Federigo in Orbino, e fatta a quegli della cittade una grande taglia,
overo imposta di moneta, per andare al soccorso di Racanata con certi soldati
del vescovo d'Arezzo e di Castruccio, come piacque a·dDio, maravigliosamente e di
sùbito il popolo d'Orbino si levòe a romore contro al detto conte Federigo, ed
egli improviso rinchiuso e assediato dal popolo nella sua fortezza de la terra,
vedendosi non guernito né da potere riparare, s'arendé come morto al popolo,
pregandogli per grazia gli tagliassono la testa; e spogliato in giubba, col
capestro in collo, e con uno suo figliuolo scese al popolo cheggendo
misericordia, il quale popolo a furore lui e 'l figliuolo uccisono, e poi
faccendo il corpo suo tranare per la terra, vituperosamente a' fossi in uno
carcame di cavallo morto il soppellirono, sì come scomunicato; e due altri suoi
figliuoli fuggendo d'Orbino furono presi da quegli d'Agobbio; e un altro suo
piccolino fanciullo fu preso dal popolo d'Orbino, e Speranza da Montefeltro si fuggì
nel castello di San Marino. E per questo modo venne il giudicio d'Iddio
improvisamente a quegli della casa da Montefeltro, gli quali erano sempre stati
ribelli e perseguitori di santa Chiesa; e questo fu a dì XXVI d'aprile
MCCCXXII.
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