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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro decimo
      • CXLVII               Come in Siena ebbe romore e novitade.
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CXLVII

 

           

Come in Siena ebbe romore e novitade.

           

Nell'anno MCCCXXII, del mese d'aprile, la città di Siena fue a romore per cagione che quegli della casa de' Salimbeni uccisono una notte due frategli carnali figliuoli di cavaliere della casa de' Tolomei, loro nemici, nelle loro case. Per la potenza de le dette due case i Sanesi quasi tutti parati per combattersi insieme, e temendo di certe masnade tedesche che' Pisani e Castruccio mandavano per lo loro contado al vescovo d'Arezzo, per aiuto mandarono a' Fiorentini, i quali mandarono loro le masnade de' Friolani, ch'erano CCCL cavalieri, molto buona gente, e tutte le leghe del contado di Firenze di genti a piè vicini de' Sanesi; per la qual cosa la città di Siena si guarentì da battaglia cittadina, con tutto rimanesse assai pregna di male volontadi tra·lloro.

 




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