XVIII
Come Priamo il terzo fu re in Alamagna e' suoi discendenti re di
Francia.
Priamo il terzo, figliuolo di quello Priamo che con Antinoro avea
edificata Vinegia, si partì con grande gente del detto luogo e andonne in
Pannonia, cioè Ungheria, e nel paese detto Siccabar; e così la nominaro e
popolaro di loro gente, e per la prodezza e virtù del detto Priamo ne fu re e
signore. Questa gente erano chiamati Galli, overo Gallici, perch'erano biondi;
e stettono nel detto luogo lungo tempo, infino a la signoria di Romani, quando
signoreggiavano la Germania, cioè Alamagna, infino al tempo che regnava
Valentiniano imperadore intorno gli anni di Cristo CCCLXVII. Allora il detto
imperadore per cagione che' detti Galli li ataro conquistare una gente che
aveano nome Alani, i quali s'erano rubellati dallo 'mperio di Roma, e per la
loro forza li sottomisero a lo 'mperio, il detto imperadore li fece franchi X
anni del tributo che doveano dare a' Romani, e d'allora innanzi furono chiamati
Franchi, onde poi derivò il nome de' Franceschi. E a quello tempo era loro
signore uno ch'avea nome Priamo, disceso per lignaggio del primo Priamo che
venne in Siccambra. E morto Valentiniano imperadore, e compiuti i detti X anni,
i detti chiamati Franchi rifiutaro di dare il tributo allo 'mperio, e per loro
fierezza si rubellaro da' Romani, e feciono loro signore Marcomene figliuolo
del detto Priamo, e uscirono del loro paese Siccambra, e entrarono in Alamagna,
e in quella conquistaro città e castella assai tra 'l fiume Danubio e quello
del Reno, le quali erano alla signoria di Romani; e d'allora innanzi gli Romani
non v'ebbono libera signoria. E 'l detto Marcomene regnò nella Magna XXX anni,
ma ancora erano pagani. Apresso lui fu re di Franchi Ferramonte suo figliuolo,
il quale per forza d'arme entrò nel reame che oggi si chiama Francia, e tolselo
a' Romani. E per lo loro nome in latino fu chiamata Gallia, e in comune volgare
Francia, e gli uomini Franceschi, derivato dal sopradetto nome di Franchi; e
ciò fu nelli anni di Cristo intorno CCCCXVIIII.
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