CLVII
Come nella
Chiesa di Roma nacque grande quistione sopra la povertà di Cristo.
Nel detto
anno MCCCXXII grande quistione nacque ne la Chiesa di Roma, onde seguì nuovo
errore tra' Cristiani, per movimento che fece uno grande maestro in divinità
de' frati minori, che predicava in Proenza, che Gesù Cristo fu tutto povero
sanza avere nullo propio né in comune, onde molti prelati e frati predicatori,
ed eziandio in corte papa Giovanni e' suoi cardinali contradissono a·cciò,
provando che Cristo cogli apostoli ebbe propio in comune, come si mostra per
gli Vangeli, che Giuda Scariotto era camerlingo e spenditore de' beni loro dati
per Dio, e ancora così seguiro i discepoli, come si mostra per gli Atti degli
appostoli. Per la qual cosa il papa crucciato contro a quegli frati e altri
prelati che sosteneano l'altra oppinione, dicendo ch'erano eretici, o elli e
gli altri papi passati e cardinali e prelati ch'aveano propietà comune erano
eretici; e di ciò diede termine a' frati, che a questo articolo diliberatamente
rispondessono. Per la qual cosa i frati minori feciono capitolo generale a
Perugia, nel quale dichiararono e rispuosono al papa ch'eglino ne credeano
quella oppinione che la Chiesa di Roma per antico avea consueto, e quello che
ne fu dichiarato per papa Niccola terzo. Il papa per questa cagione fece uno
dicreto, che l'ordine de' frati minori non potesse avere nullo comune propio,
né' loro procuratori potessono nullo bene temporale domandare sotto titolo
della Chiesa di Roma, né potere esser a nulla esecuzione di testamento, né
quello che a·lloro fosse lasciato per favore di Chiesa, né secolare braccio
potere domandare. La qual cosa fu tenuta grande novità nella Chiesa di Dio.
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