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Come
messer Ramondo di Cardona capitano per la Chiesa fue sconfitto al ponte a
Basignano.
Nel detto
anno MCCCXXII, dì VI di luglio, essendo messer Ramondo di Cardona capitano in
Lombardia per la Chiesa, de la gente della Chiesa e del re Ruberto, a l'assedio
de la rocca di Basignano, e quella molto distretta, ch'egli aveva fatto fare
ponti di navi in sul Po, sì che vittuaglia non vi potea entrare, messer Marco
Visconti di Milano con suo isforzo di XXIIc di cavalieri e con popolo a piè
grandissimo venne al soccorso, e puosesi a oste sopra i borghi di Basignano, e
messer Gherardino Spinoli uscito di Genova capitano de la detta oste con grande
navilio scese giù per Po, per combattere il ponte e fornire la detta rocca, e
messer Marco per terra assaliro a un'ora l'oste di messer Ramondo ch'era fuori
de' borghi, ov'ebbe grandissimi assalti e battaglie, e per più riprese. E
volendo rompere il detto ponte sopra al Po mettendo fuoco, e l'altra parte
difendendo, grandissimo dammaggio vi ricevettono quegli del capitano di Milano
di morti e d'annegati; e avendo perduto in Po, si ritrassono in terra, ov'era
cominciata la battaglia per la cavalleria e popolo, la quale durò da mezzo dì a
vespro; e per due volte rotti quegli di Milano, e morti più di CCC uomini di
cavallo, e di que' da piè grande quantità; a la fine essendo la forza di messer
Marco maggiore che quella di messer Ramondo, il quale non avea che XIIc di
cavalieri, e di quegli gli convenia guardare di qua e di là da Po e il ponte
sopra Po, la gente sua ch'era dal lato de' borghi, per soperchio di gente fu
ripinta per forza ne' borghi e sconfitti, ove morirono di sua gente da CL
uomini di cavallo, e di que' da piè assai; e così quegli che maggiore dammaggio
ricevettono furono vincitori del campo, e rifornirono la rocca di Basignano, e
rimasono all'assedio de la gente de la Chiesa ch'era ritratta ne' detti borghi.
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