CLXXXIV
Come
messer Galeasso Visconti ritornò in Milano.
Nel detto
anno MCCCXXII, del mese di dicembre, essendo i XII rettori della città di Milano
in istretto trattato col legato cardinale di dargli la signoria della città di
Milano, e d'esser ricomunicati da la Chiesa, e la maggior parte de' detti
nobili si voleano dare liberamente; e mandati loro ambasciadori e sindachi a
Piagenza al cardinale che venisse in Milano, la parte de' Visconti ch'era
rimasa in Milano, ond'era capo messer Lodovico Visconti, non piacendogli il
detto accordo, mandò segretamente a Lodi per Galeasso Visconti e per gli
frategli, che venissono col loro isforzo a la terra; e in Milano corruppe le
masnade tedesche, i quali erano stati a cacciare Galeasso, che fossono in suo
aiuto, e loro promise Xm fiorini d'oro; e 'l detto Galeasso venuto di notte,
gli fue data e aperta la porta de' Sonagli, e per quella entròe in Milano sabato
a l'alba del giorno, dì XI di dicembre, e corse la terra. Per la qual cosa
quasi tutti i nobili di Milano ch'erano stati contra Galeasso e al trattato
della Chiesa, col loro séguito uscirono di Milano, e poi il detto Galeasso si
fece fare signore de la terra a grido di popolo, dì XXVIIII di dicembre nel
detto anno. E così in corto termine si cambiò la sua fortuna per accrescimento
di maggiori mali in Milano e in Lombardia per punizione de' peccati, come
innanzi faremo menzione.
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