CCIII
Ancora di
grande scandalo che fu in Piagenza tra la gente della Chiesa.
Nel detto
anno MCCCXXIII, del mese di maggio, simigliante fue nella città di Piagenza
grande scandalo tra' Guelfi e' Ghibellini, e ebbevi più micidi fra' cittadini,
essendo la città in arme e a romore; e ciò adivenne per sospetto che messer
Vergiù di Landa era andato a parlamentare con messer Cane della Scala e con
messer Passerino da Mantova sanza coscienza del cardinale legato; e tornato lui
in Piagenza, o ch'avesse intenzione di rimutare stato ne la terra, o si
pentesse per animo di parte d'avere data la terra a la Chiesa, o perché gli
paresse che' Guelfi avessono presa troppa signoria, fue il cominciamento del
detto scandalo. E temendo il cardinale, mandò ad Ortona per messer Ramondo di
Cardona, il quale vi venne con Vc cavalieri, e riformossi la città a parte di
Chiesa, e messer Vergiù lasciò la signoria, e 'l cardinale il mandò a corte al
papa per ambasciadore, e messer Ramondo mandò nell'oste a Moncia per capitano
generale.
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