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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro decimo
      • CCXI               Come messer Ramondo di Cardona co la gente de la Chiesa e de la lega di Toscani e Lombardi puose oste a la città di Milano.
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CCXI

 

           

Come messer Ramondo di Cardona co la gente de la Chiesa e de la lega di Toscani e Lombardi puose oste a la città di Milano.

           

Nel detto anno MCCCXXIII, a XI del mese di giugno, messer Ramondo di Cardona, capitano generale dell'oste della Chiesa, con quantità di XXXVIIIc di cavalieri tra soldati della Chiesa e del re Ruberto, colla gente del Comune di Firenze, e di Bologna, e di Parma, e di Reggio, e usciti di Milano, e con più cavalieri tedeschi fuggiti di Milano, e ancora de' presi in battaglia, a·ccui il legato avea fatti francare e rendere loro l'arme e' cavagli e dato il soldo, e con gente a piè innumerabile si partì da la terra di Moncia per andare all'assedio de la città di Milano. E giunti a la villa di Sesto presso di Milano, Galeasso e Marco Visconti signori di Milano con loro cavalleria e popolo uscirono di Milano intorno di MM cavalieri, faccendo segno di volere la battaglia. Messer Ramondo, ordinate sue schiere francamente, non rifusando la battaglia, si ristrinse verso la città; quegli di Milano per sospetto de' cittadini rimasi dentro, o per tema di soperchi nimici, si ritornarono in Milano con danno e vergogna. Messer Ramondo con sua gente pugnando contra loro prese per forza i borghi di porta Nuova, e quello di porta Lenza, e quello di porta Tomasina; e arsi i primi due borghi, in quello di porta Tomasina s'acampò con sua oste, a XVIIII di giugno, e quello afforzando, la città molto strinse, e tolse l'acqua di Tesinello, con intendimento di lasciare battifolle da quella parte, e al monistero di Santo Spirito da porta Vercellina che per lui si tenea, e mutare l'oste tra porta Romana e quella di Pavia per chiudere al tutto la città: nel quale oste i Fiorentini il di santo Giovanni di giugno feciono correre il palio, onde i Melanesi si recarono a grande disdegno, e poi ne feciono bene vendetta, come innanzi farà menzione.

 




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