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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro decimo
      • CCXIII               Come quegli di Milano assediaro l'oste della Chiesa in Moncia, ma levarsene in isconfitta.
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CCXIII

 

           

Come quegli di Milano assediaro l'oste della Chiesa in Moncia, ma levarsene in isconfitta.

           

Nel detto anno, VIII d'agosto, quegli di Milano uscirono ad oste sopra la terra di Moncia con IIIm cavalieri e popolo grandissimo. In Moncia era messer Ramondo di Cardona coll'oste della Chiesa rimaso con MM uomini di cavallo. Quivi si puosono ad assedio, e dimoraronvi infino al primo d'ottobre; e essendo ne la detta oste grandissima infermeria e mortalità, e molta gente di quella oste partita, uscendo fuori la gente a piè de la Chiesa con balestrieri venuti da Genova per assalire il campo, quegli dell'oste sanza riparo di battaglia si partiro a piè e a cavallo, chi meglio e più tosto si poté guarentire; e così rimase il campo e tutti i loro arnesi a la gente della Chiesa. Poca gente vi fu morta e presa, se non degl'infermi, perché l'asalto fu sproveduto e sanza la cavalleria, sì che poca fue la caccia e tardi, che già i Melanesi s'erano ricolti.

 




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