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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro decimo
      • CCXLI               Come i Tarteri di Gazzeria corsono Grecia.
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CCXLI

 

           

Come i Tarteri di Gazzeria corsono Grecia.

           

Nel detto anno, del mese di febbraio, il Tartero de la Gazzeria e Rusia, ch'aveva nome... con esercito di CCCm d'uomini a cavallo vennono in Grecia infino a Gostantinopoli e più qua più giornate, consumando e guastando ciò che innanzi si trovaro; e dimorarvi infino a l'aprile vegnente con grande consumazione e distruzione de' Greci d'avere e di persone, che più di CLm di persone, tra' morti, e' ne menarono in servaggio. A la fine per difetto di vittuaglia per loro e di loro bestiame furono costretti a dipartirsi, e tornarono in loro paese. Per questo avenimento ancora si mostra il fragello di Dio a coloro che non sono suoi amici, che gli fa perseguitare a' peggiori di loro. E non si maravigli chi leggerà di tanta quantità di gente a cavallo; però che ciascuno Tartero vae a cavallo; e' loro cavagli sono piccoli e sanza ferri e con brettine sanza freno, e la loro pastura è d'erbaggio e di strame sanza biada; e' detti Tartari vivono di pesce e carne mal cotta, con poco pane, e di latte di loro bestiame, che ne' loro eserciti menano grandissima moltitudine; e sempre stanno a campo, e poco in cittadi e in castelli o ville abitano, se non sono gli artefici.

 




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