CCXCII
Come
Castruccio ordinò tradimento in Firenze.
Nel detto
anno MCCCXXV, del mese d'aprile, Castruccio signore di Lucca, sentendo che'
Fiorentini s'apparecchiavano di fargli guerra, fece cercare tradimento in
Firenze, e in Pistoia, e in Prato per rompere l'ordine de' Fiorentini. In
Firenze per uno suo famigliare, ch'era congiunto di Tommaso di Lippaccio di
messer Lambertuccio Frescobaldi, il quale Tommaso cercò di corrompere le
masnade francesche con uno messer Cristiano monaco, il quale il papa avea dato
a' Franceschi per loro penitenziere, e ch'egli assolvesse colpa e pena. Questi
con uno cavaliere de la bandiera di messer Guiglielmo di Nore seguirono il
trattato; e prometteano il detto messer Guiglielmo e messer Miles d'Alzurro
conastaboli, e degli altri, tornare da Castruccio. Il quale trattato si
scoperse: e ancora che 'l detto Tommaso dovea rubellare al Comune di Firenze
Capraia e Montelupo. Furono presi il detto monaco e 'l detto cavaliere: Tommaso
si fuggì. E ritrovato il tradimento, al detto cavaliere fu tagliato il capo, e
'l detto monaco in perpetuale carcere, e Tommaso condannato come traditore, e
disfatti i ben' suoi; e messer Guiglielmo di Nore si scusò ch'era malato, e
disse che non sentì il trattato, ma veramente ne fue colpevole, come innanzi si
scoprì. Il trattato di Prato era per messer Vita Pugliesi cavaliere della
terra. Scopersesi, e furonne dicapitati, ed elli e' suoi cacciarono di Prato. A
quello di Pistoia diede compimento, come innanzi farà menzione.
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