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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo secondo
    • Libro decimo
      • CCCI               Come l'oste de' Fiorentini andò a Pistoia, e come presono il passo della Guisciana.
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CCCI

 

           

Come l'oste de' Fiorentini andò a Pistoia, e come presono il passo della Guisciana.

           

Nel detto anno MCCCXXV, lunidì, XVII di giugno, così nobile oste e così fornita, agiuntivi CC cavalieri di Siena, si partirono di Prato, e puosonsi ad Agliana a campo in su quello di Pistoia, guastandogli intorno da le più parti, abattendo molte fortezze e con gran prede, e mutandosi per sei campi, e il di san Giovanni feciono correre palio di sciamito velluto presso a la porta di Pistoia. Castruccio essendo dentro a la terra di Pistoia con VIIc cavalieri e popolo grandissimo, non s'ardì a uscire fuori a nullo avisamento, ma intendea pure a la guardia della terra. Poi a IIII di luglio si puose l'oste a Tizzano, e a quello messer Ramondo fece rizzare dificii e cominciare a cavare da più parti, faccendo vista di volere il castello; e così stando, a VIIII di luglio messer Ramondo e 'l suo consiglio de' capitani dell'oste feciono la notte dinanzi cavalcare il suo maliscalco con Vc cavalieri de' migliori dell'oste a Fucecchio; e acciò che Castruccio non si prendesse guardia, la notte medesima fece un'altra cavalcata presso a Pistoia, guastando. Giunti i detti cavalieri a Fucecchio cogli usciti di Lucca, ch'erano da CL a cavallo e a piè assai, e dell'altre castella di Valdarno gente assai, ond'erano capitani messer Attaviano Brunelleschi e messer Bandino de' Rossi di Firenze, apparecchiato uno ponte di legname, la notte vegnente di furto per loro fu posto in su la Guisciana al passo di Rosaiuolo, e chiavato; e passati i detti cavalieri e popolo assai di , anzi che quegli di Cappiano e di Montefalcone se n'accorgessono. E poi quel medesimo, X di luglio, messer Ramondo con tutta l'oste subitamente si partiro dall'assedio di Tizzano e valicarono il poggio del monte di sotto, e la sera medesima furono acampati cogli altri cavalieri prima andati di da Guisciana intorno al castello di Cappiano, che fue uno bello e proveduto e sùbito acquisto di guerra, che mai per forza né per altro modo quel passo non s'era potuto acquistare per gli Fiorentini. Castruccio ciò sentendo, e appena credendolo, come stordito si partì di Pistoia con tutti i Pistolesi, lasciando la terra fornita di sua gente, e venne in Valdinievole, e si puose in su Vivinaia con sua oste; e mandò per soccorso a Lucca e a Pisa e a tutti i suoi amici, il quale ebbe dal vescovo d'Arezzo CCC cavalieri, e de la Marca e di Romagna CC, e di Maremma da' conti a Santa Fiore e altri baroncelli ghibellini da CL; sì che si trovò da XVc di cavalieri e popolo grandissimo, e in su Vivinaia e Montechiaro, e i·lluogo detto il Cerruglio s'afforzò, e ripuose Porcari, e fece fare uno fosso dal poggio al padule, e steccare e guardare con molta sollecitudine di e di notte. Ma da' Pisani nullo aiuto ebbe, perché il conte Nieri e quegli che reggeano la terra si teneano suoi nimici, per quello ch'egli avea operato contra loro.

 




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