CCCXXIII
Come
Castruccio tornò in Lucca con grande trionfo per la sua vittoria.
Nel detto
anno Castruccio guasto e arso sì fattamente il contado di Firenze e quello di
Prato per lo modo che detto è di sopra, avendo tra più volte avuti più
pregioni, e maggiore preda che non ebbe alla sconfitta, e quasi inestimabile,
lasciata guernita Signa degli usciti di Firenze e di CCC cavalieri, e rimandati
al vescovo d'Arezzo CCC suoi cavalieri ch'avea avuti continui a la detta
guerra, ricchi delle prede de' Fiorentini, a dì X di novembre si tornò in Lucca
per fare la festa di Sammartino con grande trionfo e gloria, vegnendoli
incontro grande processione, e tutti quegli della città, uomini e donne, sì
come a uno re; e per più dispregio de' Fiorentini si fece andare innanzi il
carro colla campana che' Fiorentini aveano nell'oste, coperto i buoi dell'arme
di Firenze, faccendo sonare la campana, e dietro al carro i migliori pregioni
di Firenze, e messer Ramondo con torchietti accesi in mano ad offerere a
sa·Martino. E poi a tutti diede desinare, che furono da cinquanta de'
maggiorenti, e le 'nsegne reali del Comune di Firenze a ritroso in su il detto
carro: e poi gli fece rimettere in pregione, gravandoli d'incomportabili
taglie, faccendo loro fare tormenti e grandi misagi sanza niuna umanità; e
alquanti de' più ricchi per fuggire i tormenti si ricomperarono grande somma di
moneta. E di certo Castruccio trasse de' nostri pregioni e de' Franceschi e
forestieri presso a Cm fiorini d'oro, onde fornì la guerra.
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