CCCXXXII
Come la
gente di Castruccio ch'erano in Signa corsono infino a la città di Firenze.
Nel detto
anno MCCCXXV, a dì X di dicembre, le masnade di Castruccio ch'erano in Signa,
intorno di CC cavalieri, corsono infino a San Piero a Monticelli, e venienne
infino a le porte di Firenze: uscì una masnada di Fiamminghi a combattere con
loro; e se per lo capitano della guerra fossono seguiti, aveanne la vittoria;
ma per lo soperchio di gente furono rotti e malmenati da quegli di Castruccio.
In Firenze si levò il romore, e sonarono le campane, e popolo e cavalieri
furono in arme e uscirono fuori, e corsono infino a Settimo sanza ordine niuna.
I nimici per lo soperchio si ritrassono a Signa sanza danno niuno; e la gente
de' Fiorentini, ch'erano più di VIIIc cavalieri e popolo innumerabile, si
tornarono la sera di notte in Firenze. La tratta fu gagliarda e di volontà, ma
male ordinata, e per gli savi di guerra fu forte biasimata; che se Castruccio
fosse stato in aguato pur con Vc cavalieri, avea sconfitti i Fiorentini, e
presa combattendo la città.
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